18 dicembre 2022: Giornata Internazionale dei migranti. Dichiarazione dei Missionari scalabriniani presenti in Europa e Africa.
Dichiarazione dei Missionari scalabriniani presenti in Europa e Africa
Il 25 settembre la Chiesa cattolica ha celebrato la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Iniziativa, istituita nel 1914, per sostenere gli interventi della Santa Sede in favore dei migranti italiani, riprendendo un’idea di San Giovanni Battista Scalabrini che, già nel 1892, aveva proposto la terza domenica di quaresima come giornata per raccogliere nelle diocesi italiane offerte a sostegno dell’opera da lui fondata nel 1887 per accompagnare gli emigrati italiani verso i diversi paesi di destinazione.
Per la società civile la giornata internazionale dei migranti ha un’origine più recente. Inizia nelle Filippine nel 1997 e viene proclamata globalmente nel 2000 per ricordare il giorno – 18 dicembre 1990 – in cui le Nazioni Unite avevano adottato la Convenzione internazionale sui diritti di tutti i migranti e le loro famiglie. Questa iniziativa civile si caratterizza pertanto per l’accento posto sui diritti dei migranti.
Ma di quali diritti si tratta? Innanzitutto, quello fondamentale: il diritto alla vita e, quindi, il diritto a non morire di migrazione. Papa Francesco lo ricorda spesso definendo il Mediterraneo come “il più grande cimitero al mondo” con oltre 25 mila migranti morti dal 2014 ad oggi, di cui 1.964 vittime nel solo anno corrente.
La libertà di movimento professata da San Giovanni Battista Scalabrini
Ma si muore di emigrazione in molti altri posti: sulla rotta balcanica, nei deserti africani (recentemente trovati 27 corpi di migranti nel deserto del Chad e altri 27 migranti dell’Etiopia trovati morti nello Zambia), alla frontiera tra Messico e Stati Uniti o sulle strade d’America centrale. Si tratta sempre di tragedie che riguardano i canali irregolari e poco sicuri di migrazione.
Per evitare tali stragi non si può solo pensare a difendere i confini d’Europa o d’Occidente, esternalizzando il controllo dei flussi migratori o rimandando indietro manu militari i migranti che riescono a toccare terra, bisogna invece aprire canali legali e sicuri di migrazione, riconoscendo che la mobilità umana non è una minaccia a priori, ma una “libertà-diritto” da garantire nell’accezione promossa da San Giovanni Battista Scalabrini che declinava sia la libertà di restare nel proprio paese (riducendo al minimo i fattori di espulsione) come quella di partire (con vie legali, a salvaguardia della vita umana, contrastando i trafficanti, con procedure trasparenti per accoglienza e installazione di migranti e rifugiati con l’ accesso ai servizi di base), che quella di restare nel paese di destinazione (procedure di assunzione e condizioni di lavoro dignitoso, riconoscimento di abilità, qualifiche e competenze, misure antidiscriminatorie di inclusione e coesione sociale per migranti e autoctoni).
Buona giornata di impegno e sensibilizzazione a tutti!
Scalabriniani.net – Congregazione Scalabriniana
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