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Studi Emigrazione – marzo 1988 – n.89

Rivista: STUDI EMIGRAZIONE
Nr/Anno: 89/1988
Editore: Centro Studi Emigrazione
Autore: Centro Studi Emigrazione
Sintesi volume:

La storia incomincia nel 1879, con l’emigrazione di un centinaio di fami­glie contadine da alcuni paesi della provincia diRovigo. Era l’inizio di una ricerca di migliori condizioni di vita che, di 11 a qualche anno, sarebbe diventata una scelta comune ad altre migliaia di famiglie venete, se non fosse stato per la singolare destinazione: Cornesti, un piccolo villaggio a pochi chilometri dalla città di Jasi, antica capitale del Principato di Moldavia.

Paole chiave: cominità veneta, Romania, Italia, segretariato permanente femminile, donne emigranti, fanciulli emigranti, giovani, stranieri, Repubblica Federale Tedesca, mercato del lavoro, integrazione, Barcellona, Bilingue, Trilingue, Educazione, Canada, Belgio, lingua madre, mobilità territoriale, censimento, malattia, psicopatologie, cultura
INDICE:

 

SOMMARIO
Conributi storici
Una comunità veneta tra Romania ed Italia (1879- 1940), Oscar Gaspari, pag. 2
Il Segretariato permanente femminile per la tutela delle donne e dei fanciulli emigranti (1908-1918), Beatrice Pisa, pag. 27
Ricerche e Studi
I giovani stranieri nella Repubblica Federale Tede­sca e il mercato del lavoro nel 2000, Dietrich van Delhaes-Guenther, pag. 57
L’integrazione degli immigrati a Barcellona, Daniele Conversi, pag. 67
Bilingual and Trilingual Education Programs in Cana­da and Belgium Involving Italian as the Mother Ton­gue, Marcel Danesi, pag. 83
La mobilità territoriale rilevata dal censimento della popolazione: confronto con altre fonti, Fiorenzo Rossi, Renata Clerici, pag. 98
Malattia e migrazione. Problemi dell’adattamento e del ritorno, Thomas Emmenegger, pag. 127
Note e Commenti
Ricerca sul rischio psicopatologico legato al fenome­no dell’immigrazione, Luigi Frighi, pag. 137
Il Convegno “La nuova immigrazione e le sue cultu­re” (Milano, 6-7 novembre 1987), Francesco Lazza­ri, Francesca Gobbo, pag. 143
Recensioni, a cura di Renato Cavallaro, pag. 148