L’Emigrato – novembre 1911 – n. 9
Biblioteca Digitale » L’Emigrato – novembre 1911 – n. 9
L’anno, nel volgere del suo rapido corso, ha un giorno dedicato a pietose reminiscenze; al culto dei morti, la cui voce misteriosa sembra uscire più distinta dalle urne sepolcrali. Dai monti, dalle valli, dai mari, dai tempi, dovunque riposino le ceneri dei nostri cari, essa si leva mestamento e giunge a noi. Non così repente arriva il baleno al nostro sguardo, come al nostro cuore la voce dei nostri trapassati, sia che vicino o lontano essi riposino ; talché mentre io odo quella dei miei cari sepolti nella vicina terra natale, risento anche quella dei miei lontani fratelli, gli emigrati, dei quali io raccolsi l’estremo sospiro nel lontano Brasile. Il vostro dolce ricordo, o poveri trapassati, in questo giorno di tante meste rimembranze, accende la mia fantasia, intenerisce il mio cuore, ravviva la mia memoria, inumidisce le mie ciglia, e sulle ali dei venti, attraverso al vasto oceano, con la velocità del pensiero, riconduce a me la vostra voce, mi rammenta il vostro fraterno affetto.
Il giorno dei morti
Studi coloniali
Varietas: origine del caffè – Storia o leggenda
Dalle Colonie: Stati Uniti – Boston Scuole e Segretariato del popolo
In suffragio di Don Francesco Zaboglio
La festa del Sacro Cuore
Genere di reati costituenti motivo di reiezione degli immigrati
Popolazione urbana e popolazione rurale secondo l’ultimo censimento
Brasile
San Paolo – Nuova Chiesa
Unione Cattolica Italiana
Nuovo disegno di legge riflettenti lo sbarco degli emigrati in Brasile
I raccolti del 1909-1910
Origine e Sviluppo della Colonia Santa Felicitade (Paranà – Brasile)
Partenza dall’Italia – Arrivo al Brasile. Disinganno e dolori
Lo Scopo nostro ed i messi per conseguirlo