L’Emigrato – agosto 1982 – n. 7-8

Al di là delle mie scelte politiche, sono sempre stato interessato e attento a quanto dicono e fanno coloro che nei partiti, nei sindacati e in organismi vari, si valgono dell’etichetta di cristiani. Già parlare di etichetta suona per qualcuno come un’offesa. Magari fossero molti questi offesi dei quali venisse misconosciuta la bontà dei loro intenti e delle loro azioni! Ce ne sono certamente e ci vengono segnalati dal Discorso della Montagna. Beati voi quando vi insulteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Vero è che ci sono anche coloro e non sono Pochi che vengono non tanto insultati, quanto piuttosto smascherati nel loro intento di pacificare la Propria coscienza ed edificare quella altrui con il dire semplicemente Signore, Signore, infischiandosi poi della volontà di Dio.