Quaderni UDEP – gennaio 1976
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Tributari di una lunga tradizione pietistica, si era in passato portati a vedere in Gesù il “curatore” delle anime de gli uomini, il purificatore efficace delle nostre colpe. Con termine teologico più preciso si amava parlare di lui come del Salvatore . Era cosi assunto un preciso dato della tradizione biblica, ma si sottintendeva una salvezza spiritualistica. Benché non negata, la sua presenza nel contesto socio-culturale del tempo e poco o nulla considerata. Soprattutto si riteneva che egli si fosse estraniato dai conflitti della sua società per dedicarsi a nima e corpo a una predicazione e attività puramente religiose. Il famoso detto: “Date a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio” (Mt 22,21) serviva a giustificare una separazione violenta tra le sfere del religioso e del profano, del celeste e del terrestre, del corpo e dell’anima. Cristo appariva dedito alla causa di Dio e disinteressato di ciò che appartiene alla terra, alla storia e alla corporeità.
STUDI
– Gesù e i diseredati del suo tempo DOCUMENTAZIONE 3
– Incontro tra i Consigli di Direzione delle Missioni Italiane in Europa Milano 6-9 gennaio 1976 11
– Una proposta di discussione dei Dr. Poizl (DCV) Pastorale e assistenza sociale tra gli emigrati italiani in Germania 14
– La politica degli stranieri del Governo federale Requiem per 17 tesi? 24
– Consiglio di Missione cercasi 35
– Assistenti sociali-Missionari Una proposta metodologica 41
– L’ispirazione cristiana delle ACLI 44