L’Emigrato – settembre 1953 – n.9
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Fin dai pr1m1 giorni del Nostro ufficio apostolico, molto volgemmo i Nostri
sguardi a tutti i Nostri figli emigranti, nella più grande sollecitudine della loro
salute temporale ed eterna.
Perciò in occasione del cinquantesimo anniversario dell’enciclica « Rerum Novarum » , nel giorno di Pentecoste, 1° luglio 1941, parlammo del diritto di migrazione fondato sulla natura della stessa terra abitata dagli uomini : ci piace riportare qui una parte di quel discorso: Il nostro pianeta, con tanti estesi oceani e mari e laghi, con monti e piani, coperti di nevi e di ghiacci eterni, con grandi deserti e terre inospiti e sterili, non è pur scarso di regioni e luoghi vitali abbandonati al capriccio vegetativo della natura, e ben confacenti alla coltura della mano dell’uomo, ai suoi bisogni e alle sue operazioni civili; e più di una volta è inevitabile che alcune famiglie, di qua o di là emigrando, si cerchino altrove una nuova patria. Allora, secondo l’insegnamento della « Rerum Novarum», va rispettato il diritto della famiglia ad uno spazio vitale …
3 – Spazio vitale per la famiglia
4 – Cile paese d’immigrazione
8 – Dagli Stati Uniti: la Chiesa italiana di Fredonia risorge
11 – Il piano regolatore a servizio della Chiesa
14 – Dal Brasile: nuova missione italiana a Curitiba
15 – Colonia italiana a Berlino
16 – Emigrazione in Argentina
17 – Dall’Australia: Il campo del nostro lavoro