L’umanità alla prova del covid-19: una ricerca scalabriniana su pandemia e migrazioni
Su iniziativa della Fondazione CSER, con il contributo scientifico di diverse Istituzioni internazionali ed Università e la rete degli organismi scalabriniani di solidarietà attivi nella regione (Scalabrini International Migration Network – SIMN) è stata avviata a marzo 2020, un’iniziativa di ricerca internazionale sull’impatto del Covid-19 nel mondo delle migrazioni, confluita in un International Migration Report dal titolo #UnaSolaCasa. L’umanità alla prova del Covid-19.
Il testo, curato da padre Lorenzo Prencipe (presidente della Fondazione Centro Studi Emigrazione di Roma – CSER) e Matteo Sanfilippo (direttore dell’Istituto Storico Scalabriniano – ISS) è il frutto di una ricerca intercontinentale su pandemia e migrazioni, una sintesi generale che offre un quadro della congiuntura mondiale, testimoniando «le azioni intraprese dal network scalabriniano e in generale dalla Chiesa e dalle organizzazioni cattoliche per smussare in tutti i continenti la durezza della congiuntura epidemica – scrive Sanfilippo – aiutando le frange più deboli delle popolazioni, in particolare i rifugiati e gli emigrati (economici, politici, per ragioni ambientali)».
Le ricerche
All’interno del report sono disponibili i contributi di alcuni dei principali centri di ricerca scalabriniani. Luca Marin e Christine Pelloquin del Centre d’Information et d’études sur les Migrations Internationales (CIEMI) di Parigi analizzano le conseguenze dell’epidemia in Francia nel loro Les migrants en France à l’épreuve de l’épidémie de la Covid-19 durant le «premier confinement» (p. 21). Ad essere considerate sono le restrizioni della mobilità umana, la diminuzione di servizi istituzionali e associativi, la crescente marginalizzazione di categorie sociali stigmatizzate quali diffonditrici del virus.
Nel contributo proposto dallo Scalabrini Migration Center (SMC) di Manila, dal titolo Caring for Migrant Workers in the Time of Covid-19: The Philippine Experience (p. 165), il ricercatore Maruja M.B. Asis presenta il caso dei marittimi filippini impegnati nelle flotte in giro per il mondo e la risposta delle realtà cattoliche (tra le quali la congregazione scalabriniana) nel fornire loro supporto.
Padre Bruno Ciceri (Stella Maris Internationalis) e padre Paulo Prigol (Stella Maris Filippine), missionari scalabriniani attivi nel servizio pastorale dei lavoratori del mare, propongono i risultati di due inchieste realizzate proprio tra i marittimi nel loro L’impatto della pandemia da Covid-19 sulla vita dei marittimi (p. 185). Ne emerge il quadro delle preoccupazione che i membri di questa particolare categoria di lavoratori (e le loro famiglie) devono affrontare a causa della diffusione del covid-19.
A pandemia do Coronavirus e atuação das casas de migrantes e centros de atenção na América do Sul (p. 219) è infine il documento redatto dal Centro de Estudios Migratorios Latinoamericanos (CEMLA) di Buenos Aires in Argentina insieme al Centro de Estudos Migratórios (CEM) di Missão Paz a São Paulo in Brasile. Le riflessioni e le azioni intraprese dalle case del migrante e dei centri di ascolto scalabriniani, riuniti nel SIMN, si trovano qui sistematizzate a ricostruire il quadro politico-economico generale. I lavoro sono firmati da padre Paolo Parise e padre José Carlos A. Pereira per il CEM e da padre Sidnei Marco Dornelas per il CEMLA.
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