Il 1 giugno presso CSER: l’evento e l’incontro di idee seguendo gli insegnamenti di San G.B. Scalabrini
L’evento del 1 giugno presso lo CSER si è concentrato sugli scritti di San G.B. Scalabrini e sugli insegnamenti lasciati da quest’ultimo. Ecco alcuni dei momenti più importanti della conferenza.
L’evento del 1 giugno presso lo CSER ha condotto diversi studiosi ed esperti del settore delle immigrazioni a una discussione viva e interessante sui temi trattati da San Giovanni Battista Scalabrini (clicca per rivedere il convegno).
Come aveva anticipato il Presidente della Fondazione Centro Studi Emigrazione di Roma, Lorenzo Prencipe, «nel XIX secolo Giovanni Battista Scalabrini è stato attore e testimone chiave della presenza della Chiesa con i migranti». Questo ne sottolinea non solo il ruolo fondamentale nel tema della migrazione legato alla fede religiosa, ma anche il peso che può avere in una discussione odierna su un argomento così dibattuto.
Il congresso, iniziato alle 10 del mattino, si è protratto fino alle 12:30 nella sua prima parte. Durante queste ore, diversi studiosi si sono confrontati sugli scritti del Santo, creando un dibattito stimolante e interessante in aula, con l’importanza di perseguire la missione avviata da Santo Scalabrini al centro della discussione.
L'esperienza di San G.B. Scalabrini: l'importanza dell'evento che ne ricorda gli scritti
Pur essendo la formazione dei partecipanti alquanto varia, l’incontro si è rivelato stimolante e omogeneo e ha saputo ad un tempo rilevare le novità dell’approccio del santo e il loro impatto sull’azione e sul pensiero successivo.
Inoltre ha analizzato come e quanto l’esperienza di Scalabrini abbia saputo tener conto delle sfide del tempo (la riscoperta del Nuovo Mondo, il confronto con i protestanti, la paura del nascente socialismo, il cozzo con la crescente industrializzazione e l’abbandono delle campagne) e dei non sempre facili rapporti con la Curia vaticana.
Si è trattato di un momento di scoperta, confronto, approfondimento e riflessione, continuato nella seconda parte del convegno, avvenuta tra le 14:30 e le 16:00 del giorno stesso, in cui il tema della migrazione legata alla Chiesa ha regnato sovrano.
Gli scritti di San G.B. Scalabrini: l'analisi di Matteo Sanfilippo
L’importanza dell’evento tenutosi il 1 giugno è stata sottolineata anche dal Professor Matteo Sanfilippo, che è intervenuto nel corso della conferenza:
«L’incontro del primo giugno aveva come fine il rileggere oggi quanto scritto da Giovanni Battista Scalabrini quasi un secolo e mezzo e verificarne l’attualità. I singoli interventi hanno cercato di posizionare nel tempo le proposte di allora e rilevarne i possibili echi odierni. Tutti gli autori sono stati straordinariamente bravi nello svolgere questo duplice e difficile compito, evitando sia l’agiografia a proposito di quanto recente, sia la risposta infastidita di fronte alla difficoltà di tradurre in termini odierni una scrittura rispondente a modelli ormai lontani nel tempo. Grazie a loro è stato possibile capire cosa muoveva Scalabrini, come hanno risposto i suoi interlocutori di allora e cosa ne possiamo trarre noi oggi».
Un insegnamento, dunque, che dura da più di un secolo e che, oggi più che mai, ricorda attraverso la cultura l’importanza della comprensione, del dibattito, dell’incontro con l’altro e del perseguimento della missione del Santo che in tempi odierni si rivela più attuale che mai.