Ricominciare e raccontarsi: la storia di Gabriela
Gabriela ricostruisce la sua strada attraverso l’intercultura: così racconta la sua storia di rinascita in un nuovo Paese
Chi avrebbe potuto immaginare che una frattura nel percorso mi avrebbe portato alla strada più che giusta per me? Così è cominciata la mia storia a Roma. Roma attraversava la mia vita in un modo intenso, profondo, nel male e nel bene. Era una vacanza che si trasformò in una montagna di novità: vita, paese, lingua, sfide, amici, bisogni, sogni… Tutto molto nuovo e mai pensato prima. Un passaggio da un paese di rifugio alla costruzione di una vera e propria nuova casa, un posto mio in Italia. La mia storia è una metamorfosi, dalla mancanza e dai dolori alle realizzazioni e alle speranza nel futuro. Rinascere in Italia non è stato facile, però ho affrontato ogni sfida e, dopo 5 anni, sono andata oltre ciò che avevo immaginato.
Attraverso la ASCS ho partecipato al progetto di orientamento psicologico nel 2021, e ho raggiunto una conoscenza di me stessa prima e dopo il mio arrivo. Ho superato un lungo periodo fatto di conflitti culturali, crisi di autostima, dubbi riguardo alla mia permanenza in Italia e la mancanza di progetti per il futuro. Riprendendo la mia vita in mano ho convalidato la mia laurea in Scienze della Comunicazione e sono rientrata all’università. La partecipazione al corso di Management del Terzo Settore e alle due ricerche sociali, mi hanno riportato al settore di lavoro in cui ero da 20 anni in Brasile. Mi si sono aperte alcune porte e ho lasciato alle spalle il lavoro domestico. Ho lavorato in segreteria nella Onlus ENPA e come educatrice sociale nella Onlus SAL e poi la ASCS mi ha direttamente dato l’opportunità di lavoro nella Biblioteca CSER con il progetto “E-Library on the move”, dove ho avuto la possibilità di fare un lavoro piacevole e che mi rendeva veramente parte della città e della storia di questo Paese.
Il 2022 per Gabriela e la costruzione di una nuova vita
Finalmente mi vedevo contribuire ad un qualcosa di interessante ed importante, essendo parte della ricostruzione delle storie degli immigrati. L’anno 2022 è stato ancora più potente, fatto di tanti movimenti nella costruzione di un ponte tra la mia vita precedente e quella di ora. Ho preso il diploma nel Corso di Perfezionamento per Mediatore Europeo per L’Intercultura dall’Università per Straniere “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e dalla Comunità di Sant’Egidio e sono rientrata all’Università nel percorso della laurea in Scienze Sociali dell’Università Angelicum. Quest’anno, oltre a proseguire come studentessa e come educatrice sociale, sono anche tornata a lavorare con CSER per il nuovo progetto “Cultural Regeneration Institute: un istituto culturale 2.0 con i migranti”. Insieme alle mie colleghe ho approfondito le competenze acquisite nell’anno precedente e ho imparato nuove skills. Ritengo che mantenere il team sia stato molto importante. Abbiamo mantenuto l’equilibrio e la qualità del lavoro rendendo più semplice il proseguimento del processo di digitalizzazione del materiale dell’archivio e rinforzando i nostri legami personali.
Infine, continuo a buttare giù i muri e a costruire i miei ponti personali, ma anche quelli collettivi. La mia storia di vita ed il mio percorso accademico e lavorativo in Brasile confluiscono con questi percorsi in Italia. Approfitto del mio approccio interdisciplinare e unisco le formazioni di mediatrice interculturale e, in futuro, di sociologa, per portarmi verso la strada dell’interculturalità. Parto da un qualcosa che avevo dentro di me, da questa immensa voglia di unire le persone che si è innescata dopo la deviazione del mio cammino. Prevedo tempi più belli, con nuove sfide e molto lavoro sia come attrice sociale ma anche come soggetto del cambiamento.
Gabriela Torres Barbosa