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Studi Emigrazione – settembre 2018 – n.211

Rivista: STUDI EMIGRAZIONE
Nr/Anno: 211/2018
Editore: Centro Studi Emigrazione
Autore: Centro Studi Emigrazione
Sintesi volume:

In un’intervista pubblicata da Agorà, mensile delle Colonie Libere Italiane in Svizzera, il regista Villi Hermann spiegava, a proposito di uno dei suoi film più noti:
ho fatto, nel 1974, Cerchiamo per subito operai1 che è la storia dei frontalieri nella zona di Lugano; dei 30.000 frontalieri che entravano ogni giorno in Svizzera e che dovevano uscire alla sera perché non avevano neanche il diritto di restare a dormire in Svizzera. Il filo conduttore del film è il racconto di una vedova che riceve qualche soldo per un incidente di lavoro. Le altre storie che si intrecciano sono quelle di questi frontalieri delle loro difficoltà di inserimento nella nostra società e delle successive difficoltà di reinserimento in Italia. All’inizio degli anni Settanta, l’opera di Hermann contribuiva alla genesi di un filone di prodotti mediatici e audiovisivi dedicati ai frontalieri, ossia a quella particolare tipologia di lavoratori in movimento che stavano diventando sempre più numerosi e rilevanti nel contesto economico, politico e sociale elvetico. Nell’intervista, Hermann sottolineava come i frontalieri non avessero «neanche» il diritto di rimanere a dormire nel paese dove erano impiegati, accennando alle loro difficoltà di «inserimento nella società»: l’uno e l’altro aspetto non erano tuttavia gli effetti collaterali e involontari di un processo – come dalle parole del regista si potrebbe eventualmente dedurre – ma erano l’esito di una scelta politica precisa che definiva per via legislativa come condizione base per l’acquisizione di un permesso da frontaliero quella di non avere alcuna relazione con il territorio svizzero, all’infuori di quanto fosse necessario allo svolgimento della propria attività professionale. I frontalieri, in sostanza, erano la quintessenza del gastarbeiter, il lavoratore ospite, nella misura in cui non solo erano stranieri di cui si intendeva limitare l’inserimento nella società locale, ma non disponevano nemmeno della residenza, rimanendo di conseguenza esclusi da tutti i diritti a essa connessi.

Paole chiave: frontalieri, Svizzera, trasfrontalieri, Germania, Spagna, sindacati
INDICE:

FRONTIERE E FRONTALIERI TRA EUROPA E AMERICA DEL NORD
a cura di Paolo Barcella
339 – Introduzione
Paolo Barcella
351 – Cerdaña, territorio fronterizo y lugar en sí mismo. Los vaivenes del borderland franco-español en un enclave catalán
Joan J. Pujadas, Albert Moncusí Ferré
373 – Frontières et frontaliers des Alpes Maritimes (fin XIXème- XXIème siècles): entre France, Italie et Monaco
Yvan Gastaut
389 – Il cerchio sulla linea. Il lavoro dei commuters messicani negli Stati Uniti
Claudia Bernardi
401 – Il lavoro di frontiera in Europa. Una prima approssimazione
Matteo Sanfilippo
419 – I frontalieri nella Svizzera: una panoramica
Alberto Gandolla
437 – Frontalieri e prospettive sindacali transfrontaliere. Giugno 2018
479 – Recensioni
491 – Segnalazioni
Paolo Barcella
Altri Articoli
449 – Poles in Germany engagement in immigrant organizations and its determinants
Michał Nowosielski
465 – The crime of irregular entry or stay in Italy: vulnerability created or exacerbated by the law
Paola Cavanna