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Appello a Luiz Inàcio Lula da Silva, presidente di turno dei BRICS, per un intervento urgente di sostegno ai Paesi L20 in seguito alla chiusura di USAID
“Dio si trova dove il sangue dell’uomo non viene versato”
(G.I. Gurdjieff)
In questi tempi di incertezza e crisi globale, il mondo affronta sfide sempre più gravi che minacciano la vita e la dignità di milioni di persone. I venti Paesi più impoveriti (L20), già segnati da povertà estrema, insicurezza alimentare e accesso limitato all’assistenza sanitaria a causa di conflitti geopolitici, cambiamenti climatici e instabilità economica devono ora affrontare un ulteriore colpo devastante: la chiusura di USAID (United States Agency for International Development).
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Questa decisione non è solo una questione finanziaria: rischia di compromettere interventi vitali e di aggravare ulteriormente le condizioni di milioni di persone. La riduzione degli aiuti mette in pericolo vite umane, interrompendo l’accesso a cure mediche essenziali, cibo e servizi di base. È fondamentale agire per evitare un ulteriore deterioramento delle condizioni nei Paesi più fragili, considerando che il contributo di USAID rappresentava circa il 47% dell’aiuto umanitario globale:
- In Africa, dove si concentrano la maggior parte dei Paesi L20, la chiusura di USAID significa la perdita di oltre 17,4 miliardi di dollari (dato 2023), di cui un terzo destinato a progetti sanitari essenziali per milioni di persone, tra cui cure materne, nutrizione, accesso all’acqua potabile, igiene e distribuzione di farmaci antiretrovirali contro l’HIV.
- Negli altri continenti, la situazione non è meno critica: molte ONG stanno già sospendendo programmi essenziali. In Pakistan, le attività di supporto alle comunità colpite dalle inondazioni sono state interrotte; in Siria, Haiti e Medio Oriente, la chiusura di cliniche e centri medici finanziati da UNICEF e OMS sta privando milioni di rifugiati di cibo e cure mediche essenziali.
Le Nazioni BRICS+ hanno promosso un impegno per la cooperazione Sud-Sud e una visione condivisa di un mondo più equo e inclusivo. In questo contesto, chiediamo loro di intervenire con urgenza per colmare questo vuoto e adottare misure concrete volte a:
- Incrementare l’assistenza umanitaria immediata, per tutti i progetti ma anche istituendo un Fondo dedicato ai Paesi L20 per facilitare l’accesso a finanziamenti sostenibili.
- Condividere competenze, tecnologia e risorse per migliorare le infrastrutture sanitarie e garantire la disponibilità di medicinali e vaccini essenziali nelle situazioni critiche.
- Offrire assistenza tecnica, formazione ed educazione, rafforzando le capacità delle comunità locali e delle istituzioni nei Paesi periferici e semi-periferici, affinché possano guidare autonomamente il proprio sviluppo.
È essenziale agire subito per evitare conseguenze ancora più gravi. Questo è il momento in cui i paesi BRICS+ possono dimostrare leadership e solidarietà, contribuendo a un futuro più stabile e sostenibile per tutti.