In a Faraway Country – Emigration and New Mobility
Vi segnaliamo l’iniziativa dell’Istituto Svizzero in collaborazione con IRPSS -CNR a cui saremo presenti con l’intervento del prof. Matteo Sanfilippo.
In a Faraway Country – Emigration and New Mobility
Le persone sono in continuo movimento. Sebbene la società sia stata scossa dal clima di incertezza innescato dall’attuale pandemia, la globalizzazione e la digitalizzazione giocano il ruolo, ora più che mai, di fattori chiave per spingere le persone a cercare nuove opportunità ed evitare lo svantaggio. Le ragioni degli spostamenti tra stati, regioni, o dalla campagna ai centri urbani sono multiple, e spaziano dalla necessità alla scelta individuale. Possono riguardare la ricerca di condizioni economiche migliori, prospettive di carriera vantaggiose, o il mantenimento dei legami famigliari.
Il cyberspazio rende le opportunità di lavoro e di carriera visibili e istantaneamente accessibili a un bacino di applicanti molto più vasto, aprendo i mercati del lavoro a una maggiore competizione internazionale. I soggetti pubblici e privati competono per la manodopera straniera, mentre la mancanza di opportunità di lavoro in certe aree e settori incoraggia lo spostamento verso luoghi dove le possibilità di essere assunti sono ancora intatte.
Sul piano politico, gli anni precedenti hanno assistito ad accesi dibattiti sull’immigrazione e al disaccordo sulla questione della gestione del flusso di migranti e rifugiati. A livello europeo, per esempio, la cosiddetta crisi della migrazione è divenuto un tema fortemente contestato riguardo il numero di nuovi arrivi, la loro distribuzione all’interno dell’Eurozona, e la gestione delle rotte migratorie. C’è però almeno un’altra realtà che a questo proposito viene raramente messa a fuoco: una risorgente ondata di emigrazione che è particolarmente pronunciata nei paesi del sud Europa.
La conferenza, della durata di due giorni, pone l’attenzione su questo fenomeno e le sue implicazioni per l’individuo e la società. Le prospettive multiple – che comprendono sia l’esperienza personale sia la ricerca scientifica – getteranno luce sull’argomento, considerando questa nuova emigrazione nel contesto delle politiche di mobilità europea e del principio della libera circolazione. Saranno tre i nodi fondamentali che verranno discussi durante la conferenza:
Ricordi collettivi – la storicità dell’emigrazione
Il panel indaga la complessa relazione tra la percezione dell’emigrazione, il suo nesso con la storia nazionale, ponendoli in relazione con gli effettivi dati della migrazione. L’equazione tra migrazione e decadenza e la formazione di un’auto-identità nazionale come popolo di emigranti sarà discussa prendendo l’esempio dell’Italia come punto di partenza.
Attraversare le frontiere – casi di studio da aree di confine
Il panel si concentra sulle regioni di confine tra Svizzera, Italia e Francia – come il confine italo-svizzero, la regione del Sud Tirol o l’area del Lago di Ginevra – per discutere le specificità sociali e politiche della mobilità di confine. Inoltre, verranno considerati anche i casi di confine esteso, come gli esempi di pendolarismo su lunga distanza.
Residenza 2.0 – conoscenza, pratica, mobilità
Il panel considera il modello della residenza, profondamente radicato nella struttura sociale della città di Roma. Nelle sue diverse manifestazioni storiche, ha portato molti stranieri a entrare in contatto con la realtà romana, per ricerche artistiche o scientifiche o pellegrinaggio religioso. La trasformazione digitale odierna sfida il concetto classico e introduce il dibattito su nuove forme di mobilità.
L’evento è organizzato in collaborazione con NCCR-On the Move, University of Neuchatel, e il CNR IRPPS – Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali. Comitato scientifico organizzativo:
Enrico Pugliese, Università Sapienza, Roma, CNR IRPPS
Corrado Bonifazi, CNR IRPPS
Gianni D’Amato, Università di Neuchâtel, NCCR On The Move