LA BREVE VITA DI PADRE AUGUSTO Scalabriniano, martire della libertà 1919-1945

L’autrice definisce questo scritto breve e non certamente perfetto, al lettore appare invece esauriente e commovente. Traccia con poche precise pennellate il quadro di una famiglia cattolica in Veneto e dei motivi e delle modalità con cui un suo giovane membro sceglie di farsi sacerdote. Potrebbe sembrare un racconto ispirato soltanto dalla pietà familiare, invece offre anche una buona ricostruzione del contesto sociale e sottolinea la difficoltà e la serietà del protagonista non soltanto nel maturare la propria vocazione religiosa, ma pure nel prepararsi degnamente ad essa e per essa. Inoltre, ci rivela come la fede in Dio e nella Madonna di Lourdes sia un elemento portante non soltanto nella vita del giovane seminarista che si appresta a prendere gli ordini, ma anche della sua parentela che emigra in Argentina.
Gli ultimi anni di formazione sacerdotale del protagonista coincidono infatti con l’inizio della guerra, le cui conseguenze appaiono chiare anche nell’ambiente protetto del seminario a Piacenza. Il protagonista nelle lettere ai parenti e soldati che si preparano ad andare al fronte, esprime i suoi fondati dubbi su “le mosse tristi di Hitler (il Capo del governo della Germania)”. Tale annotazione è sorprendente se si pensa quanti storici abbiano affermato che in quegli anni non si poteva dubitare apertamente degli alleati e della strategia del fascismo. Un giovane seminarista invece dichiara le sue idee per lettera, in un documento sottoponibile a censura.