L’Emigrato – gennaio 1935 – n. 1

L’anno 1934 ricco di gloriosi avvenimenti si chiude per la Pia Società Scalabriniana in un fascio luminoso di vivida luce, che sembra avvolgere in sé, virtualmente raccolte, future grandezze e splendori: la elevazione della Pia Società a quella forma di vita, voluta e intesa dal Ven. Fondatore, il compimento del nuovo e meraviglioso collegio di Bassano del Grappa, che sta a documentare la fusione di animi e la capacità di sforzi dei Missionari, la pubblicazione della vita di Mons. Scalabrini, ove la figura del grande Vescovo si riaffaccia e palpita di un’esistenza densa di attività per opere di zelo e per profumo di santità, sono avvenimenti che si incidono a caratteri d’oro negli annali dei fasti scalabriniani e collocano l’anno 1934 a fianco di quello, nel quale la Pia Società, sgorgata dal grande cuore di Mons. Scalabrini, appariva tra le olezzanti aiole del giardino della Chiesa.