L’Emigrato – novembre/dicembre – 2003 – n.6

Abbracciare cent’anni di storia è un’impresa impossibile, sia nell’esiguo
spazio di un editoriale che in questo numero doppio della Rivista. Si deve per l’orza selezionare e sintetizzare, e questa è un’operazione odiosa già nell’ordine delle idee. Se poi c’è di mezzo una storia rutta di persone, la selezione diventa un’epurazione, un’ingiusta esclusione specie degli umili, che poi sono i veri protagonisti della storia e ne sono al centro. Li abbiamo messi al centro anche di queste pagine, nelle foto che portano il peso del loro sguardo, la dignità ed il fardello della loro esisteva: uomini. donne e bambini senza nome, se non per chi li ha amati.