Dall'antichità al medioevo
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L’immigrazione in Italia nell’antichità è stata un fenomeno complesso e variegato, che ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione delle civiltà che hanno popolato la penisola. Già in epoca preromana, diverse popolazioni, come i Greci, i Fenici e gli Etruschi, si stabilirono in Italia, portando con sé culture, lingue e tradizioni diverse. Con l’espansione dell’Impero Romano, l’immigrazione raggiunse proporzioni enormi: schiavi, mercanti, soldati e artigiani provenienti da tutto l’impero si trasferirono in Italia, contribuendo alla sua crescita economica, sociale e culturale. L’integrazione delle diverse etnie e culture fu uno degli elementi distintivi di Roma, che promuoveva l’assimilazione e la cittadinanza romana come strumento di unificazione e controllo. In questo contesto, l’immigrazione non solo influenzò la composizione demografica dell’Italia, ma anche la sua identità culturale e politica. Un’analisi del fenomeno non può prescindere dalla contestualizzazione territoriale, oltreché storica, che abbiamo cercato di approfondire grazie allo studio della storia delle migrazioni nelle regioni italiane nel progetto Ponte di Dialoghi.