Studi Emigrazione – marzo 2007 – n.165
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Il 30 novembre 2005, in occasione del Centenario (1905-2005) della morte di Mons. Giovanni Battista Scalabrini, vescovo e fondatore dei Missionari di San Carlo (Scalabriniani) per l’accompagnamento sociopastorale degli emigrati italiani f).el mondo, il CSER (Centro Studi Emigrazione di Roma), il SIMI (Scalabrini International Migration Institute) e la Fondazione Scalabrini, hanno organizzato, in Campidoglio a Roma, un Convegno di riflessione-testimonianza sull’apporto positivo dei migranti alla “costruzione” della società comune a quanti abitano il territorio romano.
Roma, infatti, ha dimostrato nella storia e dimostra oggi di essere una “città aperta”, una città che crede nelle relazioni tra persone perché le politiche sociali, culturali, urbanistiche, di sicurezza realizzate nella città hanno come fine quello di creare “collegamenti” tra le persone che hanno scelto Roma come luogo di vita.
Roma è una città alla quale non fa difetto la capacità di accoglienza … anche e soprattutto verso coloro che arrivano a Roma e in Italia nella speranza di un foturo migliore. Immigrati che vanno accolti e che devono trovare nella città le condizioni per poter vivere e integrarsi.
In questo numero di «Studi Emigrazione» riproponiamo alla riflessione dei lettori i tre interventi magistrali, tenuti da Zamagni, Sanfilippo e Ambrosini in occasione del convegno, che – ognuno nel suo ambito – sottolineano il cammino comune a migranti e autoctoni nella creazione di un nuovo tessuto sociale che, valorizzando l’apporto positivo delle diverse origini e appartenenze, metta in primo piano una convivenza pacifica, rispettosa e dialogante.
SOMMARIO
Migranti, costruttori di società. Diverse appartenenze, una città, Lorenzo Prencipe, pag. 3
Migrazioni e politiche d’integrazione economica: un esame critico, Stefano Zamagni, pag. 5
Migrazioni a Roma tra età moderna e contemporanea, Matteo Sanfilippo, pag. 19
Gli immigrati e la religione: fattore d’integrazione o alterità irriducibile? Maurizio Ambrosini, pag. 33
Dossier: La mediazione interculturale e le sue forme: contesti, esperienze e proposte
a cura di MASSIMILIANO FIORUCCI
Introduzione, Massimiliano Fiorucci
Prima parte – Comunicazione interculturale e mediazione letteraria, pag. 61
Mediazione letteraria e immagine europea dell’O riente: l’India di Moravia e Pasolini, Donatello Santarone, pag. 73
Il gusto degli altri, quando a mangiare sono i migranti. La mediazione culturale nel piatto, lgiaba Scego, pag. 85
Seconda parte – Ambiti, esperienze e proposte per la mediazione linguistico-culturale in Italia
La formazione dei mediatori: indicazioni e proposte, Massimiliano Fiorucci, pag. 107
La formazione delle professioni sociali di prossimità: i mediatori interculturali di strada. L’esperienza di Torino, Anna Belpiede, pag. 115
Il ruolo del mediatore linguistico-culturale in un progetto di promozione comunitaria della salute, Marta Castigliani, pag. 127
Salute, immigrazione e mediazione culturale, Aldo Marrone, Alessandra Sannella, pag. 141
Parole a più voci. I mediatori linguistico-culturali nella scuola Graziella Favara, pag. 155
Associazioni italiane nel mondo: una realtà in evoluzione da non dimenticare, Lorenzo Prencipe, pag. 169
L’associazionismo sociale all’estero ed il ruolo della Consulta Nazionale Emigrazione-CNE, Rino Giuliani, pag. 172
Politiche regionali per l’emigrazione. Un’analisi comparativa delle Consulte, Laura Garavini, pag. 179
I Cinesi a Roma: una comunità di ristoratori e commercianti Flavia Cristaldi, Giulio Lucchini, pag. 197
La formazione professionale degli immigrati: problematiche e possibilità operative, Alfredo Tagliavia, pag. 219
Previsioni sul pensionamento degli immigrati in Italia, (2006-2020), Franco Pittau, pag. 235
Recensioni, pag. 241
Segnalazioni, pag. 253