Studi Emigrazione – settembre -1989 – n.95
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Relativamente all’immigrazione europea degli anni ’50-primi anni ’70, ossia fino all’introduzione delle “politiche degli stop”, è stata da più parti sottolineata una dipendenza della stessa dai paesi importatori di manodopera. Le variazioni cicliche dell’economia nei paesi di arrivo si ripercuotevano pressoché immediatamente sul flusso migratorio; arrivi e partenze risultavano prettamente legati all’andamento della domanda dei paesi importatori; le crisi economiche mettevano in atto il meccanismo della “valvola di sicurezza”, che comportava l’esportazione della disoccupazione nei paesi di esodo.
Per quanto riguarda la “nuova immigrazione” europea, indubbiamente importanti risultano essere i fattori di spinta sia economici che politici. Nel corso degli anni ’70 si assiste infatti, da un lato, ad una più accentuata internazionalizzazione dell’economia, dal!’ altro, ad una serie di vertenze politiche, esistenti o configuratesi nello stesso periodo, con l’estendersi di regimi militari molto repressivi che hanno comportato un crescente flusso di esuli politici verso i paesi industrializzati.
SOMMARIO
Ricerche
Immigrazione straniera e mercato del lavoro in Lombardia. Analisi delle regolarizzazioni ai sensi della Legge 943/86, Aurora Campus, pag. 308
Le condizioni socio-sanitarie degli immigrati dal Terzo Mondo a Roma, Marino Nonis, pag. 338
Attualità
La tutela dei lavoratori migranti nelle prospettive dell’Atto Unico Europeo, Franco Pittau, pag. 368
Contributi storici
L’emigrazione italiana in Brasile nel secondo dopoguerra (1946-1960), Angelo Trento, pag. 388
Rassegne storiografiche
Ethnicity in an elusive concept. Nuovi studi sulle comunità italiane in Canada, Matteo Sanfilippo , pag. 417
L’emigrazione italiana e la società argentina, Marta Bonaudo, pag. 426
Recensioni, pag. 432
Libri ricevuti, pag. 458